La Madonna dei fornelli: il paese dei cercanti
Scritto da Redazione Radiofresh il Maggio 12, 2018
Madonna dei fornelli (San Bendetto Val di Sambro) – L’aria di festa si è manifestata grazie alle illuminazioni del paese. Il santuario è stato decorato con luci e con l’immagine della Madonna posta sulla porta d’ingresso. La Madonna dei fornell (paese dei cercanti) possiede una vecchia tradizione dove ogni anno quattro volontari vengono selezionati dal prete portare a termine una missione: quella del “fundraising”. Quest’ultima consiste nel raccogliere i fondi per l’Ascensione, che avverrà tra l’11 e il 14 maggio. Questo avvincente ruolo è capitato a quattro giovani in un’età compresa tra i 19 e i 21 anni: Tommaso Alpi, Filippo Gitti, Alberto Pazzaglia ed Edoardo Sirico. Nel gennaio scorso i quattro ragazzi hanno iniziato la “cerca” (nome della tradizione) vagando per il paese e l’Appennino a porta a porta con delle borse di velluto lasciate in eredità da generazioni. Il traguardo è stato raggiunto: incassate tante offerte per la chiesa.
Come ha raccontato Edoardo al Resto del Carlino, la tradizione della “cerca” prosegue da 90 anni. Questa consiste nel chiedere un contributo per la festa entrando nelle abitazioni delle persone. “Quando entri, ti offrono 50 euro e una bottiglia di vino e ti avvisano: terminata la bottiglia, puoi prendere i soldi. Altrimenti nulla. Tutti i giorni si beve il vino bianco a colazione” ha affermato ironicamente Edoardo. Ma in quest’attività non ci sono solamente cortei religiosi, pranzi, cene ed eventi per radunare la comunità. C’è qualcosa che va ben oltre a tutto ciò, il concetto di appartenere ad un paese.
Lo ha detto il più giovane della comunità, Niccolò: “Il volontariato della cerca è importante per custodire il nostro patrimonio”. Un concetto che il ragazzo ha spiegato anche su libro, che desidera far comprendere ed evidenziare la bellezza di questi posti. Questo perché la Madonna dei fornelli, è la porta più vicina a via degli Dei, da Bologna a Firenze, sul percorso degli etruschi e poi dei romani. Inoltre, quest’itinerario raggiunge circa da seimila a diecimila turisti all’anno.
Come al solito i primi ad intraprendere questo percorso sono stati i visitatori stranieri che sono rimasti affascinati da via degli Dei. Una strada che richiama la terra di Monte Adone e Monte Luario, capace di aver compiuto un bel miracolo: fa conoscere l’amore per natura e la cura del bosco.