IN ONDA

Radio Fresh

Traccia corrente

Titolo

Artista


Castiglione dei Pepoli: Ottimi risultati dalla lotta al “bacato”

Scritto da il Novembre 15, 2018

Sabato 17 Novembre alle 15, nella sala consiliare di Castiglione dei Pepoli, il convegno “La lotta al bacato del castagno”.
Durante il convegno verranno presentati la metodologia e i risultati ottenuti in due anni di sperimentazione effettuata dal Consorzio Castanicoltori dell’Appennino bolognese in collabarazione con ISAGRO Spa contro la cidia (o tortice), un insetto le cui larve provocano la nascita dei frutti “bacati.
Si tratta di una specie di farfalla che d’estate depone le uova sui ricci. Le larve penetrano poi nel frutto per estendersi all’interno, provocando danni a quasi il 50% del raccolto.

Cydia Splendana

Il controllo delle cidie tramite il contenimento fisico-meccanico o i trattamenti insetticidi spesso si rivela poco efficace o eccessivamente costoso.
Negli ultimi anni la ricerca universitaria ha realizzato un prodotto eco sostenibile: un filo biodegradabile impregnato di feromoni che, rilasciati nell’ambiente, impedisce l’accoppiamento degli insetti adulti diminuendo così il numero di larve.

Il Consorzio Castanicoltori è impegnato in prima fila nella lotta alla cidia, dopo aver ottenuto da parte degli organi della Regione il riconoscimento per l’impegno profuso in un’altra battaglia che in Emilia – Romagna può essere ormai vinta: quella contro la diffusione della vespa cinese, anch’essa minaccia per i castagneti.

I relatori del convegno saranno il presidente del Consorzio Castanicoltori Renzo Panzacchi, Benedetto Accinelli della ISAGRO Spa, Massimo Bariselli del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia – Romagna.

«Abbiamo avviato da un paio d’anni la sperimentazione contro le cidie nel territorio di Loiano e i risultati sono più che positivi. I dati di cui disponiamo al momento parlano di un calo delle castagne “bacate” dal valori compresi tra il 35-45% del raccolto al 18-20%» spiega Renzo Panzacchi. «Si tratta di un recupero di quasi il 25% della produzione che ha delle ricadute economiche notevoli. Il tutto senza l’uso di prodotti chimici o pesticidi, con un sistema biologico. Il prodotto ormai è disponibile anche nell’area dei comuni dell’Unione dell’Appenino bolognese per cui contiamo di incontrare i castanicoltori per spiegarne le potenzialità».

 

Fonte: Unione dei Comuni


Opinione dei lettori

Commenta

La tua email non sarà pubblica. I campi richiesti sono contrassegnati con *