Emilia-Romagna: l’allarme siccità diventa “gravissima”. Richiesto lo stato di emergenza
Scritto da Redazione Radiofresh il Giugno 21, 2022
L’allarme siccità in Emilia–Romagna passa dallo stato “grave” a “gravissima“, la Regione ha chiesto al Governo di dichiarare lo stato di emergenza. A preoccupare maggiormente è la risalita del cuneo salino e gli effetti sull’agricoltura nell’Emilia Orientale e nella Romagna. Ad aggravare la situazione la diminuzione delle precipitazioni (-62% in giugno) e l’aumento in media delle temperature (+3°).
La crisi idrica è particolarmente grave nelle provincie di Parma,Piacenza, Modena,Ferrara e Bologna. “Alla luce anche delle risultanze odierne dell’Osservatorio del distretto del Po che ha dichiarato severità idrica rossa, il nostro orientamento è quello di arrivare alla dichiarazione dello stato di emergenza regionale, utile alla richiesta dello stato di emergenza nazionale. Domani, dopo la cabina di regia regionale, quasi certamente assumeremo una decisione in tal senso. Ribadiamo come servano interventi rapidi per rispondere alla crisi che stiamo vivendo e altri, strutturali, per risolvere una situazione che ormai si ripete ogni anno. In entrambi i casi serve l’intervento del Governo e la realizzazione di misure e progetti nazionali. Bene, in tal senso, l’impegno a intervenire arrivato dai ministri competenti e dal capo della Protezione civile nazionale”. Dichiara l’assessore regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo.
Le previsioni meteo indicano che non pioverà sulla Pianura Padana per almeno 10-12 giorni e che le temperature diventeranno roventi peggiorando la situazione già drammatica. L’Osservatorio permanente sugli utilizzi della risorsa nel bacino del Fiume Po prevede per il futuro uno scenario tutt’altro che confortante in cui la grave scarsità di acqua accentuerà le difficoltà agricole del territorio e finirà col mutare il nostro habitat.