Casalecchio: Legambiente contro la cementificazione di Riale
Scritto da Redazione Radiofresh il Gennaio 30, 2024
Mentre una grande ondata di proteste si sta sollevando per il caso delle nuove scuole Besta a Bologna, dove uno sciagurato progetto vorrebbe cancellare un piccolo bosco urbano, con spaccature nella giunta comunale, dobbiamo purtroppo segnalare un caso simile anche a Zola Predosa. A brevissimo sulla collina di Riale, a ridosso del parco Berlinguer, un boschetto di una quindicina di grandi alberi potrebbe essere abbattuto per far spazio a nuovi edifici residenziali.
La segnalazione ci è giunta da diversi cittadini sensibili all’ambiente che vedrebbero deturpata una collina proprio a ridosso dell’abitato e di un parco pubblico. Noi associazioni abbiamo prontamente interpellato il Sindaco facendo presente che l’area è vincolata dal Piano Paesistico Regionale come “zona di particolare interesse paesaggistico-ambientale” e che quasi tutti gli alberi ricadono nella tutela del Regolamento comunale del Verde.
Sul primo punto non abbiamo ricevuto alcuna risposta mentre sul secondo abbiamo saputo che il Comune si appella alla deroga prevista dall’Art. 17 del Regolamento del Verde:
“Deroghe a quanto disposto dai precedenti commi del presente articolo sono previste e concesse, esclusivamente quando non sia possibile nessun’altra razionale soluzione progettuale o quando le opere edili da realizzare rivestono carattere di pubblica utilità” .
Visto che le opere non hanno alcuna pubblica utilità, trattandosi di lussuose residenze, la deroga rappresenta quindi una soluzione estrema, eccezionale, in mancanza di soluzioni alternative.
Quello che si può legalmente concedere in via eccezionale nel resto del territorio comunale, a danno dell’ambiente, non è certamente ammissibile in un’area di particolare interesse ambientale, dove la normativa dice che “La finalità primaria delle Zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale è quella di mantenere, recuperare e valorizzare le loro peculiarità paesaggistiche ed ecologiche“.
Come si può sostenere che l’abbattimento di un gruppo arboreo tutelato per sostituirlo con edifici residenziali costituisca un miglioramento dell’ambiente?
E più in generale ci chiediamo come un intervento di questo genere sia coerente con le promesse fatte nel 2019 dalla Giunta di un “silenzio arboreo” (il silenzio degli alberi che crescono) che avrebbe posto questo Comune all’avanguardia della forestazione urbana.
Fermare questo scempio, la cui autorizzazione si perfezionerà a breve, è un dovere non solo per il rispetto della normativa ma anche delle legittime aspettative dei cittadini.
WWF Bologna Metropolitana ODV
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