Cesare Agostini: Il ricordo
Scritto da Redazione Radiofresh il Novembre 16, 2020
È scomparso lo scorso 13 novembre Cesare Agostini, l’archeologo che insieme a Franco Santi ha riportato alla luce la Flaminia Militare.
Il Comune di San Benedetto Val i Sambro ricorda Cesare Agostini
Nato a Bologna nel 1937, avvocato, appassionato di archeologia e dello studio della storia romana, ha rivolto i suoi interessi soprattutto all’approfondimento degli aspetti della viabilità romana, sia dal punto di vista della tecnica di costruzione, che degli itinerari sul territorio italiano.
Il 25 agosto 1979, Cesare Agostini e Franco Santi, originari di Castel dell’Alpi, piccone e badile alla mano scoprono sotto mezzo metro di terra una strada lastricata: la Flaminia Militare.
Due anni prima Agostini e Santi avevano trovato una moneta romana in una cava di arenaria dell’Appennino bolognese.
Recentemente Agostini ha testimoniato:
«Dall’inizio della nostra avventura sono passati quarant’anni, ma ancora oggi l’emozione mi fa venire un nodo alla gola.
La storia comincia quando Santi trova una moneta romana nella fessura di una pietra di arenaria in un sentiero. Lì i nostri avi tramandavano che esistesse una strada romana, rimasta nascosta per oltre duemila anni.
È bastato per impugnare badile e piccone e metterci al lavoro, seguendo indicazioni di fonti storiche e mettendole a confronto con l’orografia, per verificare se andavamo nella direzione tracciata dal console Caio Flaminio nel 187 a.C.»
Grazie all’impegno dei due amici è tornata alla luce questa strada, semi scomparsa nei secoli, costruita sui crinali dell’Appennino dai legionari romani del Console Caio Flaminio per collegare le città di Bologna e Arezzo. Oggi questo percorso arricchisce un pezzo della “Via degli Dei”, uno dei trekking più battuti d’Italia.
È così che il Comune di San Benedetto Val di Sambro vuole ricordare il caro Cesare Agostini.
La lettera di Legambiente
Anche gli amici di Legambiente hanno voluto ricordare Agostini:
Cesare Agostini, sei rimasto nostro amico e socio di Legambiente, un eccelso archeologo per passione, ma tragicamente coinvolto e stroncato dal virus.
Hai avuto come tuo compagno archeologo Franco Santi. Non solo avete scavato e portato alla luce la vostra “Flaminia Militare”, ma l’avete promossa e fatta conoscere.
Dal 2012 hai incontrato Legambiente, i due Circoli che operano ai confini tra Emilia e Toscana, così abbiamo collaborato con te e con Franco: corsi per guide, visite guidate, pubblicazioni, presidi nelle corse sul tracciato da Bologna a Fiesole; le decine di cartelli informativi sul percorso, le pulizie dei basolati a cui tenevi tanto con l’aiuto di decine di volontari, per rendere ben visibile la tua amata strada romana.
Con te abbiamo scoperto un patrimonio a cielo aperto, che custodiamo nell’Appennino tosco-emiliano.
Siamo stati piacevolmente sorpresi che poche settimane orsono ha potuto presentare il tuo ultimo libro: un compendio delle vostre scoperte storiche, geografiche ed archeologiche che hanno intrecciato la “Flaminia Militare” con la “Via degli Dei”.
Ciao Cesare, ti ricorderemo con affetto e stima.
Elena Di Novembre 17, 2020 alle 2:49 pm
Grazie per questo bellissimo articolo, ricordiamo bene la stima che papà nutriva per i circoli Legambiente che tanto hanno fatto per rendere concreta la promozione e la cura della sua amata Flaminia Militare. Grazie ancora di tutto
Elena Agostini