Coronavirus: Il Governo si scorda di Comuni e Sindaci
Scritto da Redazione Radiofresh il Marzo 30, 2020
Sabato 28 Marzo i Sindaci hanno appreso tramite Facebook le misure straordinarie del Governo.
Un Governo che continua a dimenticarsi dei Comuni, l’unico punto di riferimento dei cittadini.
Ai Comuni è stato assegnato l’ulteriore compito di gestire risorse, senza prima concordare con loro i percorsi attuativi ed applicativi delle misure dichiarate.
Il Governo continua a scordarsi dei Sindaci ai quali non ha ancora spiegato nulla delle nuove misure annunciate ai cittadini che giustamente stanno già chiamando, senza ottenere risposte esaustive.
Tutto ciò tacendo agli italiani che i dipendenti dei Comuni sono obbligati a lavorare da casa, anche nelle aree in cui ciò non è possibile a causa del divario digitale.
Le aree dell’Appennino sono tra le prime a subire questo divario, nonostante tutte le promesse del Governo di superarlo.
Si tratta dell’ennesimo corto circuito, che porta i Sindaci dell’Appennino a voler dire la loro dopo settimane di duro e silenzioso lavoro.
L’Italia è un paese che decide solo dopo essere stato colpito dalle disgrazie: è successo per le norme di sicurezza nelle scuole, per le infrastrutture stradali, autostradali ed elettriche ed oggi lo è per la sanità.
Serve una visione programmatica da perseguire concretamente senza tutti quegli ostacoli, spesso politicamente autoreferenziali, che hanno condizionato lo sviluppo dei nostri territori negli anni, oggi questa necessità è ancora più impellente.
La Cina ci dimostra che è possibile ripartire dopo 60 giorni, noi ne abbiamo già passati 30, siamo sicuri di essere davvero pronti a ripartire tra 30 giorni? Soprattutto, siamo sicuri che saranno pronte le realtà più piccole, che sono quelle che tengono in piedi la nazione, in silenzio e rimboccandosi le maniche?
È necessario gestire al meglio l’emergenza.
Ringraziamo ancora una volta tutti coloro che lo stanno facendo, ma parallelamente serve lavorare al futuro, perché il futuro arriverà e questo è certo.
Vogliamo dunque dire la nostra per rendere chiara a tutti la situazione di grande difficoltà in cui noi Sindaci ci siamo trovati e ci troviamo ad operare.
Lo vogliamo fare senza passare da contestatori dell’ultima ora, ma in maniera costruttiva, dicendo a chi ci governa che a volte ascoltare i territori prima di prendere decisioni può essere utile.
Se qualcuno una volta tanto si degnerà di chiamarci, noi risponderemo presente, come sempre.