Pesca artificiale sul Brasimone, Santa Maria e Suviana, ecco cosa cambierà
Scritto da Rachele Copparoni il Marzo 17, 2025
L’Ente Parchi Emilia Orientale e la Federazione Italiana Pesca Sportiva (FIPSAS) si sono incontrati per valutare lo stato degli invasi idroelettrici di Santa Maria, Brasimone e Suviana, in vista dell’apertura della stagione di pesca prevista per il 30 marzo 2025. La ricognizione ha evidenziato situazioni critiche, in particolare nei laghi di Santa Maria e Suviana.
A Santa Maria, il livello dell’acqua è eccezionalmente basso a causa di lavori di manutenzione ENEL ancora in corso. A Suviana, invece, il livello è soggetto a variazioni periodiche e imprevedibili, dovute ai cantieri allestiti in seguito all’esplosione della centrale di Bargi nell’aprile 2024.
A causa delle difficoltà riscontrate e dell’imprevedibilità dei livelli dell’acqua, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di non procedere, per la stagione 2025, all’immissione di trote fario nei laghi di Santa Maria e Suviana. La stessa decisione è stata presa per il Brasimone, dove la priorità è data al “Carpfishing”. Le trote fario “Pronta pesca” saranno invece immesse nel fiume Reno e a Castel dell’Alpi, in zone di media-alta montagna.
L’Ente Parchi e la FIPSAS hanno inoltre esaminato il regolamento regionale di pesca nei bacini artificiali, che stabilisce tra l’altro la misura minima di 28 centimetri per la trota fario trattenibile. Questo limite, introdotto sei anni fa per favorire la riproduzione naturale, non sembra aver dato i risultati sperati. Pertanto, si è deciso di avviare una revisione del regolamento, coinvolgendo esperti, portatori di interesse e organi di controllo, con l’obiettivo di aggiornare la disciplina per la stagione 2026.