Riola: Un documentario dedicato alla Chiesa di Alvar Aalto
Scritto da Redazione Radiofresh il Dicembre 6, 2018
Sabato 8 Dicembre alle 18:30 verrà proiettato presso le opere parrocchiali di Riola il documentario “Non abbiamo sete di scenografie. La lunga storia della chiesa di Alvar Aalto a Riola”.
L’ingresso è gratuito e la serata si concluderà con una cena conviviale all’interno delle opere parrocchiali.
Il documentario è diretto dal regista Roberto Ronchi e dalla giornalista Mara Corradi, che dopo averlo presentato al Milano Design Film Festival il 26 Ottobre 2018, e dopo le tappe di Brescia e Catania, lo porteranno a Riola per una proiezione speciale per il parroco don Augusto Modena, insediatosi un paio di mesi fa.
Una volta terminata la proiezione, saranno i registi a consegnare i DVD del film con una dedica speciale ai sostenitori della prima ora, coloro che finanziarono il progetto sul sito “Produzioni dal Basso”.
Il documentario è stato infatti prodotto da ImmagicaFilm, una casa di produzione indipendente, grazie ad un crowdfunding che ha coinvolto gli abitanti del posto e non solo, assieme al contributo della Parrocchia di Riola, del Comune di Grizzana Morandi e dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
La sindaca di Grizzana Morandi Graziella Leoni, durante la sua amministrazione ha sempre avuto un occhio di riguardo per la cultura ed il turismo. Dopo il grande successo riscontrato dalla Rocchetta Mattei, sono stati indirizzati gli sforzi nella valorizzazione di altre eccellenze del territorio, come ad esempio la chiesa di Riola.
Inoltre la sindaca afferma che la chiesa di Alvar Aalto, rappresenta un simbolo della felice stagione culturale che portò un artista di fama mondiale a realizzare la sua opera a Riola, oltre ad essere un’eccellenza dal punto di vista architettonico.
«Questa programmazione prelude la realizzazione da parte dell’amministrazione comunale del Centro Culturale Alvar Aalto che, partendo da questa icona contemporanea, si pone l’obiettivo di indagarne le fasi di realizzazione ma soprattutto, attraverso archivi documentali anche inediti, di rappresentare un punto di riferimento per l’architettura del presente e del futuro».
Fonte: Unione dei Comuni