Unione dell’Appennino: Tamarri parla agli operatori turistici
Scritto da Redazione Radiofresh il Marzo 20, 2020
L’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese ha deciso di attivarsi per mostrare la sua vicinanza agli operatori turistici che in questo difficile momento storico stanno pagando la crisi economica causata dal blocco di uscite e consumi.
Per questo motivo, il responsabile del settore Cultura e Turismo dell’Unione Marco Tamarri, è entrato in contatto con i vari operatori del territorio per spiegare loro quale può essere la via d’uscita da questo tunnel che abbiamo imboccato.
Tamarri ha attivato una sorta di telefono amico per dare informazioni ed appoggio, per rincuorare anche i referenti della ricettività dell’Appennino, dagli alberghi ai B&B, dagli appartamenti alla ricettività povera.
Tutti gli operatori del territorio possono contattarlo alla mail marco.tamarri@unioneappennino.bo.it o al numero 340 18 41 931.
Le parole di Marco Tamarri
«Occorre preparare una sorta di piano Marshall per essere operativi appena finirà questa tremenda fase.
Sono un portatore sano ad oltranza di buon umore, questo è il momento di stare vicini ai referenti della nostra rete ricettiva, per rincuorali e aiutarli, se possibile, a vedere il bicchiere mezzo pieno.
A loro dico: allacciatevi le scarpe, perché quando sarà il momento dovremo correre».
«L’obiettivo è quello di dire agli Italiani, quando questa emergenza sarà finalmente finita: venite in vacanza nel nostro Appennino. Potrete ritemprarvi camminando nei boschi, seguendo i nostri itinerari gestiti nei prodotti turistici che stiamo valorizzando grazie alla Destinazione Turistica».
Tamarri ha anche aggiunto un incoraggiamento volto a non far sentire soli i piccoli imprenditori che in questi giorni si sentono perduti.
Inoltre, gli incontri telematici servono a fornire informazioni sui progetti in corso che sono rimandati ma non annullati, grazie alla collaborazione con la Destinazione Turistica della Città metropolitana, Bologna Welcome, la Regione e APT Servizi regionali.
Ad oggi è difficile prevedere quando sarà possibile rimettere in moto la macchina dell’offerta turistica.
Ma non è questo ciò che conta, quello che conta è farsi trovare pronti per ripartire, che sia primavera, estate o autunno.